Preparare l'ambiente di posa in opera
La consegna del materiale sarà effettuata una volta installati tutti i serramenti, circa 15 giorni prima dell’inizio della posa in opera: il parquet potrà acclimatarsi nell’ambiente cui è destinato.
Prima della posa in opera, il parquet deve essere conservato in ambienti asciutti, con
imballo integro e chiuso, protetto da eventuali influenze dell’ambiente esterno che
potrebbero alterarne il tasso di umidità. È importante la presenza di adeguate condizioni ambientali: temperatura non inferiore ai 10° e umidità compresa fra il 50% e il 60%.
La posa in opera deve avvenire con serramenti installati, intonaci e tinteggiatura asciutti,
impianto idraulico, elettrico e di riscaldamento completati, eventuali pavimentazioni adiacenti ultimate (es. cotto, marmo, resina…).
Durante la posa in opera, l’umidità ambientale deve essere compresa fra il 50% e il 60% e
la temperatura non deve essere inferiore ai 15°.
L’umidità dei sottofondi non deve superare il 2% in peso per massetti di tipo cementizio
normale o a rapida essiccazione, l’1,5% per massetti riscaldanti. La misurazione deve
essere eseguita dal posatore, mediante igrometro a carburo immediatamente prima della posa. Prima della posa, il posatore è tenuto a verificare di umidità del parquet (9+/-2%), il controllo dell’umidità deve essere effettuato con misuratore elettrico.
Il riscaldamento a pavimento e il ciclo di doppia accensione
Nel caso di un impianto di riscaldamento a pavimento, il massetto si considera asciutto quando l’umidità non supera l’1,5 % della sua massa, se in malta o cemento, oppure lo 0,5% se il massetto è di anidride. Il massetto deve essere eseguito secondo le istruzioni del produttore del sistema riscaldante/raffreddante, allo scopo di ottenere le migliori caratteristiche di compattezza e di conduttività termica. È importante che venga posto in opera in modo da essere perfettamente planare, sufficientemente liscio (ovvero ben rasato ma scabro), compatto in tutto il suo spessore e con sufficiente durezza superficiale poiché non sono consigliabili successivi interventi estesi di consolidamento, rasatura, livellamento, ecc.
È indispensabile la presenza della barriera o dello schermo al vapore tra lo strato di
regolarizzazione contenente gli impianti e lo strato di isolamento termico.
I tubi per il fluido riscaldante devono essere coperti da almeno 35 mm di massetto, per
permettere un’uniforme e non concentrata diffusione del calore. Uno spessore
insufficiente del massetto o tubi troppo vicini alla superficie trasmettono calore troppo
concentrato che provoca la formazione di fessurazioni nel parquet.
L’essiccazione naturale dei sottofondi nuovi deve essere completata con una un ciclo di doppia accensione dell’impianto di riscaldamento, che richiederà un arco temporale di circa un mese, indipendentemente dalla stagione.
Tale ciclo di doppia accensione dell’impianto prevede le seguenti operazioni:
- portare l’impianto alla temperatura massima di esercizio (circa 30-35°C) in mondo graduale, aumentando la temperatura di circa 10 °C al giorno;
- mantenere la temperatura massima per una settimana, allo scopo di far esalare l’umidità residua del massetto in eccesso rispetto al suo valore di equilibrio;
- spegnere l’impianto per un quattro/cinque giorni;
- riaccendere l’impianto e portarlo gradualmente a regime, lasciandolo acceso per una seconda settimana;
Durante tutte queste fasi i locali dovranno essere mantenuti arieggiati in modo da
consentire l’allontanamento dell’umidità che inevitabilmente si svilupperà.
L’impianto dovrà essere tassativamente spento, almeno 48 ore prima della posa del parquet, ricordando che:
- la temperatura della superficie del parquet non deve in alcun caso superare i 20 °C;
- la temperatura dell’acqua circolante non deve in alcun caso superare i 25 °C;
- l’umidità dell’aria, dovrà essere contenuta tra 50 e 60%;
- la temperatura dell’aria dovrà essere compresa tra 15° e 20 °C;
Il sopraluogo del posatore
Una volta trascorso un mese dall’esecuzione dei massetti, è utile chiedere al posatore di fare un sopralluogo, per verificarne l’avvenuta asciugatura e l’eventuale necessità di applicare un idoneo appretto (primer) per migliorare l’aderenza degli adesivi usati. Durante il sopralluogo, il posatore potrà verificare le misure degli spazi nei quali sarà posato il parquet (intonaci e massetti ultimati), dare le indicazioni necessarie per perfezionare l’ambiente di posa, proporre il suo preventivo con precisione al cliente finale, concordando con quest’ultimo il suo compenso.
Temperatura, umidità di esercizio e precazioni dopo la posa.
Finita la posa in opera, attendere almeno due settimane prima di accendere il riscaldamento a pavimento e, soprattutto, avere cura di alzare gradualmente e lentamente la temperatura di 5 °C al giorno, partendo da 5 °C per non provocare repentini
sbalzi nel supporto che sono dannosi per qualsiasi tipo di parquet.
Dopo la posa, è necessario garantire le condizioni climatiche di temperatura 15 – 21 °C e di umidità relativa dell’aria compresa tra 50%- 60%;
Gli elementi lignei hanno i fisiologici e naturali limiti derivanti dalla struttura morfologica che caratterizza il legno: se negli ambienti non vi è un adeguato sistema di umidificazione/ deumidificazione ambientale collegato all’impianto di riscaldamento/ rinfrescamento, durante i passaggi da caldo a freddo e viceversa, potrebbero verificarsi alterazioni dimensionali. Il binomio “riscaldamento a pavimento/parquet” si rivela “positivo” se temperatura e umidità ambientale sono mantenute negli intervalli adeguati (°C 18-21/ u.r.a. 50% -60%).
Completare l’arredo dopo la posa in opera.
Dopo la posa in opera, è consigliabile attendere due giorni prima di camminare sul parquet, in modo da consentire la perfetta asciugatura del collante. E’ indispensabile coprire il parquet con feltro traspirante su entrambe le facce, per proteggere la superficie durante la posa delle porte interne e la realizzazione di boiserie e mobili su misura o il posizionamento di arredo in generale. Il feltro dovrà essere rimosso entro tre settimane.